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a cura di Valeria Castellani
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Cosa lascia, in chi lo ha letto, un libro come quello di Valeria Castellani?
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Non chiamatemi mercenaria
Valeria Castellani racconta la sua esperienza in Iraq, dal 2003 al 2005, negli anni della caduta di Saddam Hussein e della ricostruzione per mano della coalizione internazionale, guidata dagli Stati Uniti.
Appena laureata, Valeria lascia il mondo occidentale e diventa contractor in uno dei teatri più pericolosi del mondo, dove impara l’uso delle armi e delle tecniche di sicurezza e perfeziona il suo addestramento nei campi delle PSC a Bassora.
Poi si trasferisce a Baghdad, presso l’hotel Babylon, una fortezza inespugnabile in cui la professionalità marziale dei contrac- tor, sorretta da ideali di giustizia e libertà, difende i civili impegnati nella ricostruzione dell’Iraq dagli insurgents iracheni.
Sullo sfondo di questa vicenda, tra la sabbia del deserto e la desolazione di un popolo martoriato dalla guerra, prende forma il coraggio di una giovane donna che, per una volta nella vita, sa di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.